El Mundialito & Europeito

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venerdì 18 giugno 2010

Le grandi cadono ancora: sconfitta la Germania


I tedeschi perdono dalla Serbia per 1-0. Arbitro protagonista: espulso Klose dopo 37'. Podolski sbaglia un rigore
di LUIGI PANELLA
COMMENTO - L'eroe, il pollo e il pignolo dall'inviato BENEDETTO FERRARA


LA Germania ridimensionata? Il ko con la Serbia sembrerebbe indicare proprio questo, anche se la chiave di lettura non è così semplice. Diciamo che gli uomini di Loew, troppo imprecisi sotto porta (Podolski sbaglia anche un rigore) contribuiscono parecchio alla sconfitta, ma chi affossa la logica tattica della gara è il fiscalissimo arbitro spagnolo Undiano, eccessivo nel lasciare i tedeschi in dieci con più di mezza partita da giocare. I serbi. La differenza rispetto al passato sta in una maggiore tenuta mentale. Dopo il ko con il Ghana, in altre circostanze il giocattolo si sarebbe sfasciato, invece stavolta, grazie anche ad opportune correzioni, la musica cambia.

IL FOLTO CENTROCAMPO SERBO - Entrando nel dettaglio tattico, Loew non cambia nulla, tenendosi stretti i tre trequartisti d'assalto a sostegno dell'unica punta Klose. Antic invece, memore dei quattro gol rifilati dai tedeschi alle statue australiane, lascia fuori Pantelic (Zigic unica punta) infoltendo il centrocampo per dare più libertà alle avanzate in fascia, soprattutto di Krasic a destra.

UNDIANO PROTAGONISTA - Lo spartiacque del primo tempo è lo spagnolo Undiano. Fischia ad ogni contatto, anche il più innocuo, spezzettando colpevolmente il gioco, quindi verso la fine della frazione lascia i tedeschi in dieci. Klose, già ammonito (peraltro giallo eccessivo), non sa frenarsi mentre rincorre Stankovic e lo tocca da dietro, il buon senso dell'arbitro alberga altrove e la frittata è fatta.

E CAMBIA TUTTO - Per Loew grandina subito sul bagnato, visto che, mentre i tedeschi meditano sull'accaduto, la Serbia disegna la sua migliore azione: cross di Krasic, sponda aerea di Zigic, marchio di Jovanovic che batte Neuer da due passi: tutto bello, ma a difesa avversaria troppo statica. La traversa di Khedira sul finire del tempo, dà il via ad un copione che durerà per buon parte della ripresa.

POLDI, PRINCIPE GIU' DAL TRONO - Il protagonista negativo è Lukas Podolski. Tante volte decisivo, stavolta il principe Poldi compie errori in serie. Ozil lo mette in azione due volte, ma lui sbaglia a colpo quasi sicuro. L'epilogo però è sul rigore, sciaguratamente causato da un tocco di mano di Vidic (il secondo dopo Kuzmanovic, un vizio): sul sinistro del giocatore del Colonia, il portiere Stojkovic intuisce e para. E' il canto del cigno dei tedeschi, che nonostante varie mosse della disperazione di Loew, calano anche atleticamente prestando il fianco al gioco di rimessa serbo. Jovanovic coglie il palo, Zigic la traversa: ma per la Germania il raddoppio sarebbe stato davvero troppo.

GERMANIA (4-2-3-1): Neuer 6; Lahm 6, Mertesacker 5.5, Friedrich 6, Badstuber 5 (32'st Gomez sv); Khedira 6, Schweinsteiger 6; Muller 6 (25'st Marin 5), Ozil 6.5 (25'st Cacau 5), Podolski 5.5; Klose 5. In panchina: Butt, Wiese, Aogo, Jansen, Tasci, Boateng, Trochowski, Kiebling, Kroos.
Allenatore: Loew 6
SERBIA (4-5-1): Stojkovic 7; Ivanovic 6, Subotic 6.5, Vidic 5, Kolarov 6; Krasic 7.5, Ninkovic 6.5 (25'st Kacar 6), Kuzmanovic 6 (30'st Petrovic sv), Stankovic 6.5, Jovanovic 6.5 (34'st Lazovic sv); Zigic 6.5. In panchina: Isailovic, Duricic, Rukavina, Tosic, Pantelic, Milijas, Obradovic, Mrdja.
Allenatore: Antic 6.5
ARBITRO: Undiano Mallenco (Spagna) 4.5
RETE: 38'pt Jovanovic
NOTE: pomeriggio freddo e soleggiato, terreno in buone condizioni, spettatori 40.000 circa.


(18 giugno 2010)

da la Repubblica

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