El Mundialito & Europeito

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lunedì 28 giugno 2010

INGHILTERRA FUORI, TABLOID CONTRO CAPELLO: "VATTENE"

Non ci sarà nessun colpo a sorpresa, nessuna fretta per risolvere una situazione delicata che richiede pazienza ma soprattutto valutazioni approfondite: la Fa deciderà nelle prossime settimane il futuro di Fabio Capello. Già oggi è atteso il primo incontro tra il Ct dell'Inghilterra e il presidente del Club England Sir David Richards. Argomento del colloquio, ancor prima che il futuro del tecnico italiano, l'analisi di Capello sulla disastrosa spedizione mondiale. Perchè dopo le convincenti qualificazioni, durante le quali l'Inghilterra aveva vinto nove partite su dieci realizzando 34 reti, con l'approssimarsi del mondiale i Tre Leoni si sono persi. Irriconoscibili, impauriti, fragili. Arrivato nel dicembre 2007 proprio per trasmettere spessore internazionale ad una generazione di campioni (vedi John Terry, Frank Lampard, Steve Gerrrad) che in nazionale non avevano mai reso come nei rispettivi club, Capello aveva conquistato tutti con i suoi modi spiccioli e autoritari, il suo carisma da vincente, l'arroganza di chi non ha mai un'esitazione. Anche per questo alla vigilia della partenza l'italiano aveva preteso, e ottenuto, che venisse eliminata dal contratto una clausola che avrebbe consentito alla Fa la rescissione unilaterale del contratto al termine del mondiale. Corteggiato anche dall'Inter, dopo aver rifiutato Juventus e Milan, Capello aveva puntato i piedi durante il ritiro austriaco ed era stato accontentato. Voleva evitare di trovarsi a luglio senza Inghilterra e senza alternative. D'altronde lui l'ipotesi di una simile catastrofe non l'aveva neppure presa in considerazione. L'obiettivo minimo era la semifinale anche se si diceva convinto di raggiungere l'ultimo stadio del mondiale, la finalissima di Johannesburg. Ma già dopo le amichevoli pre-mondiali, contro Giappone e Messico, più di un dubbio emerge.

Perplessità esplose all'esordio in Sudafrica contro gli Usa. Un pari deludente a cui segue un altro pareggio, ancora più desolante, contro l'Algeria. Prima della gara contro la Slovenia Capello è costretto non solo a rintuzzare l'ammutinamento di parte dello spogliatoio che chiede il cambio di modulo (dal 4-4-2 al 4-4-1-1), ma anche a rintuzzare una stampa sempre più critica nei suoi confronti. Se gli vengono riconosciuti gli alibi degli infortuni (Rio Ferdinand, Ledley King, Gareth Barry) e di una condizione fisica generale spossata dopo una stagione troppo lunga e intensa, sono alcune scelte che non convincono. Capello insiste su Emile Heskey e trascura Jermain Defoe e Peter Crouch. Addirittura si dimentica di Joe Cole e non trova la soluzione per valorizzare Wayne Rooney. E ora che l'Inghilterra è fuori, la campagna mediatica per le sue dimissioni è già cominciata. L'hanno lanciata i tabloid più letti, Mirror (“FabiGo!”) e The Sun (“Fabio, è tempo di andartene. E porta con te i tuoi giocatori”). Un appello destinato però a restare inascoltato perchè al termine della partita contro la Germania Capello è stato categorico: non ha alcuna voglia di dimettersi. Toccherà dunque alla Fa decidere il da farsi. Di certo registrerà gli umori dell'opinione generale (stampa più tifosi) oltre ad ascoltare le intenzioni del tecnico. Che da parte sua - in presenza di fiducia rinnovata - vorrebbe restare fino all'Europeo 2012 per giocarsi una seconda chance. E in questo senso il sontuoso contratto da sei milioni di euro a stagione potrebbe venirgli in soccorso dal momento che in caso di divorzio la Fa dovrebbe corrispondergli un'altrettanta lauta liquidazione. E in tempi di recessione pagare un tecnico per non farlo lavorare è decisamente fuori moda.

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